Tanto, vengono giu tutte!
Mar 16, 2020
Tanto, vengono giu tutte!
di Christoph Kirsch
Testo di Cristoph Kirsch - Runter kommen sie alle!? Foto di skywalk. Traduzione italiana di Massimiliano Travaglini
Più sicurezza con i moderni paracadute di soccorso.
Sul mercato delle emergenze si è mosso parecchio negli ultimi tempi. E le emergenze quadrate hanno rimpiazzato le classiche tonde. Un grosso vantaggio in sicurezza per noi piloti.
Nessuno compra mai volentieri a scatola chiusa. Perciò ogni pilota prova volentieri la sua nuova vela prima di comprarla. Idem per la sella. Le preferenze personali su maneggevolezza, estetica, funzionalità devono essere soddisfatte prima di procedere all'acquisto. Ma quando si tratta del paracadute di soccorso le cose vanno sempre diversamente. Chi ha lanciato mai il suo paracadute di emergenza solo per provarlo? Vale la pena comprarne uno nuovo? Quale è lo stato della tecnologia?
Le nuove emergenze quadrate hanno portato molti vantaggi rispetto alle classiche emergenze tonde. Due vantaggi sono particolarmente ragguardevoli senza dover testare l'emergenza in volo: le emergenze quadrate sono leggere e hanno un volume minore rispetto alle equivalenti tonde. Il motivo è che le quadre offrono una superficie proiettata decisamente maggiore rispetto alle tonde a parità di mq impiegati e questo è quindi un vantaggio in termini di tasso di caduta. Perciò per offrire stesse prestazioni necessitano di meno tessuto
Aggiungendo a queste caratteristiche i vantaggi dei moderni materiali, il peso e il volume di una emergenza quadrata moderna come la PEPPER CROSS LIGHT di skywalk sono di circa un terzo migliori di una tonda equivalente.
E il peso minore non offre vantaggi solo nello zaino ma anche nel caso in cui si debba veramente utilizzare. L'apertura di un paracadute leggero diviene più facile e il vantaggio si apprezza tanto più aumentano gli G in gioco.
Apertura piu veloce
Vantaggi vitali delle emergenze quadrate sono però sopratutto il tempo di apertura e la stabilità pendolare che offrono. Poichè le emergenze quadre per la loro tecnologia hanno un'altezza totale inferiore rispetto alle equivalenti tonde riescono a dispiegare totalmente la loro superficie più velocemente. Le aperture ai quattro lati della calotta permettono una uscita controllata del flusso d'aria e ammortizzano i movimenti pendolari della calotta. Una stabilità pendolare maggiore vuol dire meno movimenti dinamici e quindi un minore rischio di danni durante la fase di atterraggio.
Movimento (drift)
Un argomento acceso di discussione sulle emergenze quadrate è il movimento laterale che esse possono avere (drift). In termini matematici uno scivolamento in avanti ridurrebbe il tasso di caduta e consentirebbe di ridurre superficie e pesi. Ma subito si capisce il lato negativo della medaglia. Durante la caduta il drift avrebbe effetti negativi specie se sommati agli effetti dei venti.
Le calotte quadrate di skywalk sono simmetriche non hanno sistemi meccanici che ne consentano l'avanzamento in una direzione. Il tasso di caduta viene minimizzato mediante l'impiego di grandi superfici.
La regola del 20%.
Altrettanto interessante è il tema della dimensione ideale delle emergenze. Quanto sarà pesante il contatto con il terreno se l'emergenza è troppo piccola? E se fosse troppo grande potrebbe invece farmi salire nel caso la utilizzassi in presenza di forti ascendenze?
Una regola che ha avuto a lungo molto seguito è quella del 20% che ci dice in pratica che il carico massimo della giusta emergenza dovrebbe essere del 20% maggiore del peso totale in volo.
Un pilota che va in volo a 100 kg dovrebbe avere una emergenza da 120 kg.
Il principio che ispirava questa regola era la vecchia normativa LTF che consentiva un tasso di caduta massimo di 6.8 m/s. Questo valore equivale ad un salto da 2.4 m di altezza. Ecco perché si riteneva opportuno prendere sempre una calotta più grande.
Oggi grazie al nuovo test EN che ammette al massimo 5.5 m/s come velocità di caduta (pari ad un salto da 1.5 mt di altezza) anche una emergenza utilizzata al massimo del suo carico certificato offre sufficienti riserve di sicurezza per tutti. E inoltre un carico alare maggiore conferisce maggiore stabilità pendolare al sistema.
Le moderne emergenze ammettono al massimo un tasso di caduta di 5.5 m/s che equivale ad un salto da 1.5 mt
Una produzione complessa
Sembra pazzesco ma appena pochi anni fa il peso medio di una attrezzatura da parapendio si aggirava sui 20 kg e anche più. Oggi con i nuovi materiali e i prodotti che offre il mercato non occorre cercare tanto per avere un set che pesi circa la metà.
Ad esempio il tessuto che utilizziamo per la costruzione delle nostre PEPPER CROSS LIGHT, prodotto dall'azienda tedesca Delcotex utilizza un filo che pesa solo 22g ogni 10.000 metri.
E con un filo cosi il procedimento di produzione deve necessariamente essere attento e tecnologicamente complesso. E per essere anche economicamente accettabile la macchina deve produrre alla massima velocità possibile. Questo sottopone il filato, cosi delicato, a carichi notevoli e il procedimento di fabbricazione deve essere attento in ogni fase.Trovare problemi o difetti richiede una esperienza fuori dal normale utilizzando un filo che a stento si riesce a vedere ad occhio nudo.
Le nostre PEPPER CROSS LIGHT hanno stabilito ancora una volta dei nuovi standard per quanto riguarda tempi di apertura, stabilità e volume. E la gemella SALSA è costruita con le stesse modalità solo utilizzando un tessuto piu pesante per offrire un prodotto altrettanto tecnologico ma piu vantaggioso economicamente.